mercoledì 21 marzo 2018

La storia di Anna Frank


Anna Frank di famiglia ebrea tedesca rifugiatasi ad Amsterdam negli anni dell’occupazione nazista, visse nascosta con i suoi in una stanza murata (1942-44); scoperta, fu deportata a Bergen-Belsen. Nei due anni di segregazione tenne un Diario (Tagebuch), scoperto e pubblicato nel 1946: straordinaria testimonianza, piena di forza d’animo, amore per la vita, capacità d’osservazione e di riflessione era una ragazzina ebrea che durante la seconda guerra mondiale fu costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti. Insieme ad altri sette compagni viveva in clandestinità in un nascondiglio posto nel retro della casa di Prinsengracht 263 ad Amsterdam, e durante questo periodo scrive un diario che la renderà famosa in tutto il mondo. Anna e la sua famiglia furono costretti a rimanere chiusi nel loro nascondiglio poco più di due anni, durante i quali si dedicò alla lettura e alla scrittura. Il 4 agosto del 1944 i nazisti scoprono il nascondiglio segreto e ne arrestano tutti gli abitanti. Anna dopo essere stata mandata in campo di concentramento morì di tifo a Berger Belsen, un campo di scambio. L’unico sopravvissuto della famiglia fu il padre di Anna, Otto Frank. Nel suo diario Anna, ha affrontato molti temi ed ha mostrato l’aspetto atroce della guerra e della segregazione ma anche lo spirito di osservazione e la grande curiosità che hanno caratterizzato questa piccola grande donna.

Gaia Lucidi



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