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venerdì 28 maggio 2021

LA DAD: DIDATTICA A DISTANZA

LA DAD: DIDATTICA A DISTANZA


DAD significa Didattica A Distanza ed è un modo di fare scuola online, completamente diverso dalla scuola in presenza.
Abbiamo iniziato la DAD a Marzo del 2020 per a causa del COVID-19.
Io preferisco per alcune cose la scuola in presenza e per altre la DAD.
Gli aspetti positivi della scuola in presenza sono incontrare gli amici e le maestre; mentre con la DAD si svolgono meno ore di lezione.


Alice Russo

L'ITALIA

  L'ITALIA

L'Italia è lo stato in cui viviamo e fa parte dell'Europa. Ha venti regioni che sono: la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, il Trentino - Alto Adige, il Veneto, il Friuli - Venezia Giulia, L’Emilia Romagna, la Toscana, L’Umbria, le Marche, il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Cinque di queste regioni sono a statuto speciale: la Valle d’Aosta, il Trentino - Alto Adige, il Friuli - Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna. Due sono isole: la Sicilia e la Sardegna. La capitale è Roma. La sua bandiera è formata da tre strisce  verticali: verde, bianco e rosso. L’Italia come forma di governo è una repubblica.


Alice Russo

Shoto Todoroki

 Shoto Todoroki

Shoto Todoroki , chiamato anche come Shoto.
È uno studente della Classe 1-A della  High School, dove è entrato per allenarsi e diventare un Pro Hero.
I suoi capelli sono piuttosto lunghi e porta la frangia. I suoi capelli sono di due colori: bianco sul lato destro e rosso sulla sinistra.



Gloria Capparè

giovedì 27 maggio 2021

Covid 19, la scuola sta cambiando

 Covid 19, la scuola sta cambiando


Il 10 marzo 2020 il coronavirus, conosciuto anche come covid-19, ha invaso molti stati del mondo tra cui l’Italia. Già da qualche tempo si parlava del virus, ma non ci saremmo mai aspettati che arrivasse fino da noi. Dopo i primi casi di covid in Italia il premier Giuseppe Conte ha chiuso le scuole e noi bambini siamo andati in DAD. L’anno seguente, ritornati a scuola, ci siamo accorti di molti cambiamenti: la distanza, le mascherine, banchi singoli, non potersi toccare, non potersi scambiare i materiali, non poter giocare insieme, fare cartelloni e fare gite. Tutto ciò è difficile da accettare ma è l’unico modo per sconfiggere il virus. Speriamo che tutto passi in fretta e che tutto ritorni alla normalità.
Alessandro Dell'Omo

domenica 23 maggio 2021

La nascita della scuola

 

La nascita della scuola

La scuola fu inventata dai sumeri e si chiamava “edubba” termine tradotto come “casa delle tavolette”.
A non tutti piace, ma è un’antica istruzione che rappresenta l’antica società civile.
In origine il termine scuola significava “tempo libero”.
All’inizio erano poche le materie: c’era la filosofia, la geometria…mentre oggi abbiamo altre materie come geografia o storia.
Nel medioevo la scuola era affidata alla chiesa; il livello di analfabetismo era molto elevato e si poteva accedere all’istruzione elementare.
Nel corso del settecento sono state istituite le scuole pubbliche cioè quelle dello Stato.
Oggi la scuola (o forse noi!) è molto diversa da quella che frequentavano i nostri nonni. Ci sono tanti gradi di istruzione: l'Infanzia, la Primaria (ex elementari), la Secondaria di Primo Grado (le medie), la Secondaria di Secondo Grado e l'Università. 

   Foto presa da Studenti.it

Sofia De Carolis


domenica 16 maggio 2021

La batteria in soffitta

 


La mia storia con la batteria, oppure come la chiamavo da piccolo la “battiria”, è iniziata quando avevo tre anni. Me la regalarono a Natale una di quelle vere ma misura baby, ovviamente non sapevo ancora suonarla ma piano piano insieme a mio padre imparai a tenere il tempo… Crescendo avrei voluto averne una di quelle acustiche ma i miei genitori mi dicevano che faceva troppo rumore e dava fastidio ai vicini di casa.

Quest’anno a sorpresa, per il mio 10° compleanno, me l'hanno regalata...una batteria vera ma elettronica.

Ho iniziato tre mesi fa a suonarla, in soffitta, senza lezioni, ma da solo con mio padre, che non è un batterista, ma qualcosa può insegnarmi perché suonava il basso elettrico in un gruppo fino a qualche anno fa. Fino adesso sto imparando le basi e sto provando a suonare seguendo le canzoni che ascolto in cuffia, ma per me è anche uno sfogo, quando suono non penso ad altro.

La mia batteria è composta da: cassa, rullante, tom 1, tom 2, tom 3(timpano), poi i piatti come il charleston, il ride ed infine il crash.

Ora però basta parlare della mia batteria, parliamo un po’ della “storia delle percussioni”, iniziata, pensate, dagli uomini primitivi che utilizzavano, al posto delle nostre bacchette, le mani, i piedi o addirittura le loro armi.

Così nacquero gli strumenti a percussione.

In seguito, la storia delle percussioni continuò con i Greci e con i Romani. Questi ultimi suonavano con il timpano, i tamburi, i cimbali e lo scabellum che serviva a tenere il tempo, proprio come la cassa della batteria di oggi.

Col passare dei secoli questi strumenti si evolsero fino a quando furono uniti in uno strumento unico: LA BATTERIA. Questa ha origine americana e nasce intorno al 1900, viene utilizzata per suonare principalmente musica Jazz, Pop, Rock e Metal.

Ci sono due tipi di batterie, acustica ed elettronica: quella acustica suona grazie alle casse di risonanza, mentre quella elettronica deve essere collegata alla corrente e suona grazie a una centralina che è collegata tramite cavi elettrici ad ogni componente.

La batteria elettronica deve obbligatoriamente essere attaccata alle casse elettriche altrimenti non si sente il suono. Un’altra differenza tra le due è il rumore: in quella acustica non si può regolare il volume, mentre in quella elettronica si può fare o decidere se suonare in cuffia.

Praticamente quella elettronica si suona come quella acustica, ma il suono è simulato dal tocco delle bacchette sui “pod”. Una cosa che hanno in comune, invece, è che entrambe sono modulabili cioè possono essere modificate a proprio piacimento, aumentando i componenti come i piatti, le casse, i tom…

Sono così appassionato da questo strumento che sono curioso di imparare anche da chi la suona per professione e tra tutti i batteristi che ascolto ce ne sono tre in particolare che mi hanno colpito: Dominic Howard che suona con una delle mie band preferita i “Muse”, Nicko McBrain che suona con la mia band preferita gli “Iron Maiden” e infine Rick Allen che suona con i “Def Leppard” che ha lasciato il segno nella storia della batteria poiché a causa di un incidente stradale perse tutto il braccio sinistro e progettò un “drum set” in grado di permettergli di continuare a suonare.

Il mio sogno nel cassetto è diventare bravo come queste leggende e magari diventare leader di un gruppo rock!!!

Christian Bertolino




sabato 15 maggio 2021

LA DIDATTICA A DISTANZA

 

LA DIDATTICA A DISTANZA 

La didattica a distanza è una specie di scuola online, potrebbe essere bella però dopo un po’ avrai la nostalgia del contatto con gli amici e soffrirai molto di solitudine e noia “e io ci sono passata sono stata a casa un mese” quindi credetemi sembra bello, anche a me lo sembrava all’inizio, però in realtà non è così.
In video lezione poi si capisce il 40% in meno di quello che si capisce in classe.
Se tutti noi ci facciamo forza e rispettiamo le regole sconfiggeremo questo CORONAVIRUS come abbiamo fatto con tutte le altre malattie, ce la faremo siamo più forti di quello che pensiamo!

Maria Sofia Del Monte

 

lunedì 10 maggio 2021

Lo stress della D.A.D.

 Lo stress della D.A.D.

I bambini sono stati a  fare lezioni online…

I bambini sono stati  costretti a parlarsi guardando uno schermo…

I bambini sono stati costretti  a stare distanti….

Questo brutto mostro  ci ha costretto e non  ci ha dato la libertà di scegliere…

Penso che fare delle cose forzate è distruttivo e non costruttivo!

 


 





Gloria Capparè

Maria Tecla Artemisia Montessori

 

Maria Tecla Artemisia Montessori

Maria Tecla Artemisia Montessori nacque a Chiaravalle (AN) il 31 agosto 1870 e nella sua vita svolse attività di educatrice, pedagogista, medico, neuropsichiatra infantile, filosofa e scienziata.
In Italia, fu una tra le prime donne a laurearsi alla facoltà di medicina.
Divenne famosissima grazie al famoso metodo educativo per bambini che prese il suo nome, ovvero il “Metodo Montessori”. Questa metodo inizialmente fu utilizzato in Italia, ma a breve fu adottato in tutto il mondo, ed ancora oggi le scuole montessoriane vengono scelte dai genitori che ne riconoscono il valore.
A Roma, Maria iniziò a frequentare la scuola dimostrando grandissimo interesse verso le materie letterarie, un po’ meno verso quelle prettamente scientifiche come la matematica.
In questo periodo studiò francese e si dilettò nel suonare il pianoforte.
Nello stesso periodo decise di iscriversi alla Regia Scuola Tecnica Michelangelo Buonarroti di Roma (attuale Istituto Leonardo Da Vinci).
Maria aveva un’intelligenza fuori dal comune e divenne subito tra le prime dieci allieve della scuola.
Dopo essersi diplomata con una valutazione 137/160, iniziarono i primi scontri con il padre. Quest’ ultimo vedeva nella figlia un futuro da insegnante, ma le idee del padre si mal conciliavano con gli interessi di Maria. Lei era sempre più indirizzata alle scienze biologiche.
Dovette abbandonare l’idea di iscriversi al corso di medicina poiché riservato esclusivamente agli studenti del liceo classico.
Decise quindi di iscriversi alla facoltà di scienze e dopo 2 anni di trasferirsi alla facoltà di medicina.
Riuscirà a laurearsi brillantemente in questo corso di studi, risultando così’ la terza donna a ottenere questo risultato accademico.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale si trovava in india con il figlio.
Le venne inoltrata la formale richiesta nel 1955 di riformare l'ordinamento scolastico del Ghana.
A causa dell’età Maria sarà costretta a rifiutare.
Morì il 6 maggio 1952.

Aurora Massa


lunedì 22 giugno 2020


LA SCUOLA AL TEMPO DEL COVID-19

La scuola al tempo del covid-19 è stata bella perché mi sono divertita a fare le video lezioni ed è stato interessante usare la piattaforma e anche guardare video di scienze, storia, geografia. Mi è comunque mancato il contatto con le maestre e i compagni; mi è mancato parlare di cose interessanti, non che adesso nelle video lezioni non si parli di cose interessanti ma abbiamo meno tempo per parlare perché abbiamo solo un’ora. L’anno prossimo vorrei che la scuola iniziasse normalmente con alunni seduti ai banchi e maestre sedute in cattedra a spiegare.
 Questo è stato un periodo abbastanza strano per tutti non avendolo vissuto in precedenza.



Foto presa da (Alamy)



Morgana Maria Sbarrini