domenica 6 marzo 2022

GUERNICA

 


La Guernica è un quadro dipinto da Pablo Picasso nel 1937 in occasione della guerra che si stava scatenando in quel periodo in Spagna.

Le sue dimensioni sono di 349,9x776,6 ed è esposto nel Museo Reina Sofia a Madrid.

Il pittore per realizzare questo dipinto ha usato la corrente espressiva del cubismo.

Quest’opera va letta ed osservata da sinistra verso destra, come prima cosa si vede una donna che urla e guarda il cielo, con in braccio un bambino morto che la testa all’ingiù e questa scena ricorda la Pietà di Michelangelo. Dietro a lei c’è un toro che è il simbolo della Spagna offesa dai bombardamenti, di fianco c’è anche un cavallo che urla disperatamente.

Al centro, per terra, c’è un soldato morto con la testa e un braccio staccati dal corpo, il braccio tiene stretta in pugno una spada rotta ed un fiore bianco che simboleggia la speranza.

A destra ci sono due donne, una che regge una luce e l’altra che cerca una via di uscita e si sposta faticosamente.

Infine possiamo scorgere un uomo in mezzo al fuoco che sembra divorarlo. Picasso per realizzare questo quadro ci ha messo 35 giorni. E’ un quadro bellissimo, anche perché rappresenta un argomento attuale, infatti anche in televisione vediamo immagini di guerra molto simili.


Chiara Manferlotti VB Ivana Gregoretti


NO ALLA GUERRA


STOP ALLA GUERRA

In questi giorni è scoppiata una guerra tra Ucraina e Russia. Per questo motivo ieri, 2 Marzo, c'è  stata una manifestazione per la pace, dove noi bambini abbiamo recitato delle frasi dette da  persone molto importanti come Papa Francesco, che ha affermato: Pensate ai bambini nei campi  rifugiati, pensate a questo soltanto! Questo è il frutto della guerra.  
In questa giornata speciale, con le nostre insegnanti abbiamo affrontato il discorso della guerra e il  perché è scoppiata. Per noi se la Russia decidesse di aumentare il costo del gas e del petrolio  sarebbe un bel problema economico.  
Come prima cosa, la maestra ci ha dato una fotocopia con una bandiera con scritto: l'Italia ripudia  la guerra! Poi ci ha dato da imparare una poesia intitolata Ninna nanna della guerra che  successivamente è stata recitata in giardino, due bambine tenevano uno striscione e la maestra  scattava foto.  
L'articolo 11 della nostra Costituzione infatti sancisce la non tolleranza nei confronti della guerra.  Poi alla fine Federico ha fatto volare in cielo tre palloncini di cui uno a cuore, che rappresenta la  nostra vicinanza ai bambini che soffrono.
Alisia Onori VB Ivana Gregoretti

"Ninna Nanna de la guera"

Abbiamo studiato la poesia in romanesco di Trilussa “Ninna nanna de la guera”.
Questa poesia è spaventosamente attuale nonostante sia stata scritta nel 1914 quando l’Italia stava entrando in guerra ed il popolo era diviso tra interventisti e pacifisti.
Il poeta ha usato un linguaggio semplice ed allo stesso tempo ironico. Si rivolge ai bambini ai quali  dice di chiudere gli occhi e di addormentarsi per non vedere e non sentire l’orrore e le atrocità della guerra. Dice loro che quando si risveglieranno sarà tutto finito, i sovrani faranno finta di niente pur avendo distrutto i popoli e si rivolgeranno ai sopravvissuti facendo un bel discorso sulla pace. Si rivolge anche ai popoli ingenui che si fanno “abbindolare”, con la speranza che capiscano che la guerra è inutile e crudele e che non esiste nessuna valida motivazione per iniziarla.
Questa poesia ci è piaciuta molto ma, ci ha fatto anche arrabbiare perché abbiamo, alla fine, capito che la guerra la fanno i popoli, non i sovrani che la decidono e che tanta gente muore per far arricchire delle persone.
Il testo poetico di Trilussa è ricco di significati soprattutto in questi giorni di guerra tra Russia ed Ucraina.
Ci è piaciuta molto l’idea che abbia parlato a noi bambini, per farci addormentare e proteggere il nostro cuore dalla tristezza.

Classe VC Ivana Gregoretti