domenica 16 maggio 2021

Anne Frank e l’alloggio segreto


Nel mio viaggio ad Amsterdam non poteva mancare la visita alla casa di Anne Frank.

Questo è uno dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita per comprendere e mettere a fuoco il concetto di libertà. Nel percorrere le stanze di questo luogo si viene immersi in un'atmosfera surreale, un’atmosfera dove c’è un silenzio rispettoso ma allo stesso tempo un silenzio assordante. Puoi provare rispetto e raccoglimento per quello che è stato dentro quelle pareti.

Anne Frank nasce a Francoforte il 12 Giugno 1929. Aveva una sorella più di grande di tre anni e mezzo di nome Margot. A causa delle leggi razziali e di Hitler, la famiglia Frank decise di trasferirsi ad Amsterdam sperando che qui il razzismo non sarebbe mai arrivato essendo una città molto libera, aperta e tollerante. Otto Frank, il papà di Anne, apre in Amsterdam la sua azienda che produce gelificanti per marmellate sul canale principale della città il Prinsengracht (Canale del principe). Purtroppo, la situazione dal 1° settembre 1939 comincia a peggiorare anche in Olanda e Anne e la sorella non posso più frequentare la scuola. Il 6 luglio 1942 a seguito di una convocazione a lavorare in un campo in Germania per Margot, la sorella di Anne, Otto decide di cominciare a vivere in clandestinità con tutta la famiglia ed il luogo scelta è il retro della sede dell’attività di Otto.

12 luglio 1942 riceve per il suo compleanno il diario che diventerà il suo compagno durante tutto il periodo di clandestinità. Anne scrive il diario ogni giorno per 2 anni, documentando la sua quotidianità per lei e per i posteri. Anne sognava di diventare una scrittrice, ma non riesce a portare avanti il suo sogno perché il 4 agosto 1944, insieme agli altri clandestini, viene scoperta e viene arrestata. Nel marzo 1945, due mesi prima della liberazione dell’Olanda, nel campo di prigionia di Bergen Belsen, Anne viene uccisa. L’unico sopravvissuto della famiglia Frank è Otto che nel 1947 pubblica il diario e fa conoscere la storia di Anne e della sua famiglia ed il suo diario diventa un best seller internazionale.

Entriamo nel suo alloggio segreto, perché definirla casa non è corretto in quanto casa è dove c’è amore, c’è vita, c'è calore, questo era solo nascondiglio per Anne ed i suoi cari.

Un luogo silenzioso e immobile, nessuno poteva gridare, parlare o saltare o andare in bagno di giorno altrimenti sarebbero stati scoperti; non potevano aprire le tende, le finestre, ridere o scherzare dovevano vivere in un silenzio “assordante”.

Oltrepassando una libreria che si apre come se fosse una porta si entra in uno spazio buio e piccolo, con le finestre oscurate. La prima stanza è quella dei genitori di Anne e della sorella Margot, accanto c’è la stanza di Anne. A primo impatto colpisce la normalità: alle pareti sono appesi foto di personaggi famosi del tempo i reali olandesi, ma lei deve anche dividere la stanza con un adulto amico del padre. Accanto si trova il bagno, poi una ripida scala per arrivare al piano superiore dove c’è la cucina, dormitorio di un’altra famiglia e la stanza di Peter un suo caro amico e l’accesso alla soffitta. Anne racconta molto spesso della soffitta nel suo diario essendo l’unica stanza con una finestra con accesso al cielo.

 Ludovica Ambrosini


 

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