Al
giorno d’oggi si sente sempre più parlare di CYBERBULLISMO.
Alcuni ragazzi “provano gusto” a insultare i
ragazzi più piccoli o più deboli: questo fenomeno chiamato bullismo si è ampliato nel tempo con l’invenzione di telefoni,
tablet, computer prendendo il nome di cyberbullismo. Infatti per i cyber bulli
è più facile prendere di mira gli altri nascondendosi dietro a uno schermo e non
dal vivo magari per paura.
È capitato, inoltre, che dei CYBERBULLI insultassero le persone perché
loro erano i primi a essere stati BULLIZATI
e quindi per “sfogarsi”.
Per cyberbullismo si intende la violenza
verbale di una persona che prende di mira un’altra persona pubblicamente e
tante altre ridono e prendono in giro non rendendosi conto che quella persona
ci soffre e si sente inutile; molte persone si sono anche SUICIDATE; in alcuni casi i cyber bulli si sono pentiti e di
conseguenza anche loro si sono suicidati perché hanno capito quanto male
avevano provocato.
La morale della “favola” è che sia cyberbullismo
che bullismo portano a brutte conseguenze sia per la persona che subisce, ma
anche per la persona che lo “pratica” (sensi di colpa, suicidio).
Roberta Cesaro
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