venerdì 28 maggio 2021

IL PIANOFORTE

IL PIANOFORTE

Il pianoforte è uno strumento a corde percosse da martelletti, i quali vengono azionati da tasti. In un pianoforte moderno vi sono tasti bianchi e tasti neri per un numero totale di 88. Il meccanismo che trasmette il movimento del tasto al martelletto, che colpisce a sua volta la corda, è piuttosto complesso e ha avuto diverse modifiche durante i secoli. Ciò che distingue il pianoforte da molti altri strumenti a tastiera è la possibilità di regolare l’intensità del suono attraverso un tocco più o meno deciso e di produrre appunto suoni che vanno dal molto piano al molto forte. Tra il 1698 e il 1700 il padovano Bartolomeo Cristofori, mise a punto una specie di clavicembalo in cui la meccanica a corde pizzicate era sostituita da martelletti. Cristofori battezzò con il nome di gravicembalo col piano e col forte. Dopo diversi altri tentativi, circa venticinque anni dopo, il tedesco Gottfried Silbermann cominciò a costruire strumenti ispirandosi a quello di Cristofori e agli altri modelli seguenti: il suo strumento, se dispiacque a Bach, fu subito apprezzato da Federico II re di Prussia, che ne acquistò alcuni esemplari. Tra il 1770 e il 1780 apparvero le prime musiche appositamente composte per il pianoforte, che incominciò a soppiantare con crescente rapidità il clavicembalo. Proprio in quegli anni allo strumento vennero aggiunti i pedali per aumentare o diminuire la sonorità e venne perfezionata la meccanica. Dall’Ottocento in poi, il pianoforte acquistò dimensioni sempre più imponenti. Intorno al 1872, venne brevettato dalla ditta statunitense Steinway un telaio in metallo fuso in un solo blocco, assai più robusto. Da allora la costruzione dello strumento non ha subito più modifiche rilevanti.

Sofia Natale

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