Un mare di plastica
I rifiuti sono una delle principali
minacce agli ecosistemi marini e sono un rischio per l’ambiente, la salute e
l’economia. In gran parte arrivano da terra e discariche abusive. In questo
momento gli oceani contengono oltre 165 milioni di tonnellate di plastica. Le
correnti hanno creato una vera e propria isola di plastica al largo degli Stati
Uniti. Quest’isola ha un’estensione superiore a quella della Francia. L’oceano
Pacifico è quello più inquinato con 117.420 tonnellate di plastica. Ma non è il
solo ad essere inquinato, infatti è seguito da:
·
l’oceano
Indiano con 1300 miliardi di detriti
·
l’oceano
Atlantico con 1.227 miliardi di detriti
·
l’oceano
Mediterraneo con 247 miliardi di detriti
E’stata trovata della plastica nella Fossa
delle Marianne a 11.000 metri di profondità. Questa scoperta mostra che nemmeno
le aree degli oceani più profondi sono immuni dall'inquinamento della plastica.
La plastica con il tempo si sbriciola
senza però sparire del tutto. Le micro plastiche sono particelle inferiori ai 5 mm prodotte dalla frammentazione di oggetti. Spesso queste micro plastiche sono
ingoiate da quegli stessi pesci, crostacei e molluschi che arrivano poi sulle
nostre tavole e quindi anche noi mangiamo la plastica. Almeno 135 delle specie
marine mediterranee ingeriscono oggetti di plastica o vi finiscono
intrappolati, alcuni muoiono soffocati altri non riescono più ad assorbire il
nutrimento del cibo.
La strada è quindi tutta
in salita perché, a fianco delle necessarie esigenze di salvaguardia e
mantenimento della vita degli oceani, si accompagnano interessi
economici ed industriali che non vedono di buon occhio controlli più stringenti
ed efficaci.
Martina Coletto Rebecca
Cioccari
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