martedì 25 giugno 2019


Caio Giulio Cesare (Gaius Iulius Caesar)



Dopo la morte di Silla, Gneo Pompeo, del partito aristocratico, strinse un’alleanza politica con Caio Giulio Cesare, capo del partito popolare, e con Crasso, rappresentante dei ricchi romani. Essi formarono nel 60 a.C. un governo a tre: un triumvirato.
Cesare si dimostrò il più forte dei tre: conquistò la Gallia e ampliò i domini romani fino all’Atlantico e al Reno.
Alla morte di Crasso, Cesare si trovava in Gallia; Pompeo si fece nominare dal Senato console unico e pretese di governare anche la Gallia espugnata da Cesare.
Cesare si ribellò e rientrò in Italia con le sue truppe.
Scoppiò così una nuova guerra civile fra Cesare e Pompeo.
Nel 48 a.C. Cesare vinse e restò l’unico padrone di Roma, capo assoluto, console e dittatore a vita.
Egli introdusse importanti riforme a favore del popolo: distribuì terre pubbliche ai contadini poveri; concesse i diritti di cittadinanza romana alle altre città della Gallia e ad altre popolazioni non italiche e fece partecipare al governo anche gli abitanti delle provincie.
Cesare aveva però numerosi nemici tra i senatori: infatti aveva tolto il potere al Senato per concentrarlo nelle sue mani e favorire i soldati e il popolo. Per questo fu pugnalato in Senato da alcuni congiurati.

Fragassi Valerio

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